COS'È IL BIOCHAR
Con il nome biochar si intende un “carbone” derivato da processi di depolimerizzazione termica di biomasse. Grazie alle sue peculiari proprietà, esso può essere impiegato per proteggere l’ambiente e combattere i cambiamenti climatici.
- Il biochar ottenuto dalla pirolisi controllata delle materie di scarto o dei residui agroalimentari trattiene la maggior parte del carbonio in forma stabile, limitandone il rilascio in atmosfera sotto forma di anidride carbonica limitando le emissioni di gas serra e attenuando il fenomeno del riscaldamento globale.
- La particolare struttura superficiale del biochar, caratterizzata da pori di dimensioni eterogenee e numerosi gruppi funzionali ed elevata area superficiale, rende possibile l’utilizzo di questo materiale nella rimozione di contaminanti organici e inorganici dalle acque. Esso ha una notevole affinità con composti organici quali pesticidi, erbicidi, coloranti, che possono essere presenti nelle acque di dilavamento dei terreni agricoli.
- Se applicato opportunamente, in zone vulnerabili ai nitrati e all’interno dei terreni agricoli limitrofi alle fasce tampone, ha la capacità di incrementare l’attività di depurazione delle acque e l’azione di rimozione degli agenti inquinanti.
- La microstruttura del biochar è un ambiente ideale per la crescita di microrganismi e applicato in suolo provoca un incremento dell’attività microbica, rivolta a dare un fattivo contributo per ridurre le perdite di nutrienti nelle acque, in modo sostenibile dal punto ambientale ed economico.